
Ti sei mai chiesta (o chiesto) se i tuoi figli sottolineano efficacemente i libri?
Aprili un attimo e dai un’occhiata. Cosa vedi? Cerco di indovinare. Righe gialle fluo, parole ricoperte di pennarello quasi a caso, sottolineature infinite e senza criterio.
Cosa c’è di sbagliato in questo metodo di studio? Innanzitutto che non è un metodo! Selezionare alcune frasi di testo senza un criterio preciso non serve a nulla.
In questo articolo ti darò dei suggerimenti utili per imparare a sottolineare i libri di testo correttamente, in modo utile, a partire dalla scuola primaria.
A cosa serve sottolineare?
Gli studenti sin da bambini sanno di dover sottolineare le “cose importanti”. Gli viene detto frequentemente. Ed è corretto. Sottolineare serve proprio a mettere in risalto i concetti principali: le chiavi per la comprensione del testo.
Riescono davvero però i nostri studenti a distinguere le informazioni principali dalle secondarie tramite la sottolineatura?
Io, come insegnante e coach, li vedo perdersi molto spesso. Leggono, colorano alcune righe isolate, oppure, presi dall’ansia di lasciare indietro qualcosa, imbrattano completamente le pagine con gli evidenziatori.
È vero, l’utilizzo dei colori è fondamentale per dare alla nostra mente una visione dei concetti: sicuramente, infatti, quando la maestra o il maestro faranno delle domande, le parti evidenziate, per esempio, in giallo o in verde, torneranno alla mente.
Tuttavia, davanti a interi blocchi di parole colorate, tutte uguali, l’occhio della memoria avrà moltissima difficoltà a individuare le risposte.
Quali colori usare per evidenziare?
Le sottolineature dovrebbero essere fatte con colori naturali. I colori fluorescenti sono estremamente artificiali, non esistono in natura.
Avete mai colto un fiore o una pianta giallo fluo? L’uso eccessivo degli evidenziatori provoca un affaticamento della vista, rovina le pagine lucide dei libri e le sottolineature non si possono più cancellare. Io ne sconsiglio vivamente l’uso.
Se puoi, falli sparire dagli astucci dei tuoi bambini!
Cosa sottolineare in un testo. Gli step per studiare nella maniera corretta
Innanzitutto, prima ancora di iniziare a sottolineare, occorre tenere a mente che non ci sono mai porzioni di testo da eliminare completamente: anche quelle che sembrano più insignificanti, concorrono a fornirci il senso globale di quello che leggiamo.
È fondamentale far capire ai bambini, sin dalla scuola primaria, che non esistono informazioni importanti e altre da ignorare completamente. Difatti, avanzando negli studi, alle superiori o all’università, praticamente tutto può essere oggetto di interrogazione o verifica.
Occorre pertanto partire dal nocciolo del testo, dai concetti chiave di un paragrafo di studio e poi, passo dopo passo, riordinare le nozioni che lo compongono, proprio mediante il sottolineare in maniera efficace.
Per questo, perché gli studenti, sin da bambini, sappiano farlo in maniera autonoma, ho creato la Ruota Arcobaleno della Conoscenza.
La Ruota Arcobaleno della Conoscenza: cos’è e come funziona
La Ruota Arcobaleno della Conoscenza è parte integrante del mio metodo didattico per la scuola primaria.
La Ruota mostra ai bambini come imparare a utilizzare i colori a seconda dell’importanza dei concetti.
Partiamo dal nucleo centrale. La tinta portante della ruota è il rosso.
Rosso come il cuore di ciò che i bambini devono apprendere.
Il rosso corrisponde infatti alla prima domanda chiave da porsi prima di sottolineare:
- Chi? – Che cosa?
Quando leggo una frase, la prima cosa che devo cogliere per comprenderla è, appunto, chi compie quella determinata azione, chi è il protagonista di quella storia. Dopo averlo individuato, con la matita colorata, farò un cerchio rosso attorno alla parola che risponde alla domanda e identifica il soggetto dello studio.
La Ruota prosegue poi con diversi cerchi colorati, ognuno caratterizzato da una domanda:
- Arancione – Che cos’è? Che cosa fa (facevano)?
- Giallo – Per quale scopo?
- Verde – Perché? Ci sono cause?
- Blu – Effetti?
Fino ad arrivare all’indaco e al violetto, i cerchi più esterni della Ruota e dell’arcobaleno che, con le loro domande, si allontanano dal nucleo principale del testo.
- Indaco – Dove?
- Violetto – Quando?
I bambini, utilizzando la Ruota, riempiono la loro pagina di cerchi colorati, disegnandoli attorno alle parole che rispondono alle domande fondamentali. Colore dopo colore, mattone dopo mattone, i nostri studenti diventano i veri attori del significato del paragrafo: sono loro a costruirlo.
La diversa gamma dei colori dell’arcobaleno ha anche la funzione di dare movimento alle frasi, è come se la mente dello studente andasse a passeggio tra i concetti!
Questo metodo è molto utile anche per gli studenti più grandi che hanno difficoltà nel rimanere concentrati.
Sai perché?
Perché è una strategia attiva: si tratta di andare a caccia delle informazioni, non di subire passivamente il testo, come spesso avviene con la lettura tradizionale.
Sottolineare per comprendere. Sottolineare per memorizzare
Vedere un testo colorato secondo un ordine gerarchico determinato dalle domande abbinate a ciascun colore, è completamente diverso rispetto al creare delle macchie fluorescenti con gli evidenziatori. Consente di creare una gerarchia delle informazioni che aiuteranno la comprensione e le successive fasi dello studio, dalla ripetizione, alla memorizzazione di ciò che stanno apprendendo.
L’uso della Ruota, con i colori e le domande che la compongono, è infatti finalizzata a:
- dare un’immagine concreta;
- un’azione;
- una causa;
- degli effetti;
- un tempo a ciò che viene letto.
Quando in particolare i bambini della scuola primaria si accorgono di riuscire a comprendere questi concetti chiave, provano un senso di gratificazione importante. Tutte quelle parole che, prima magari sembravano lontane, divengono un lessico familiare.
Alcuni studenti infatti hanno difficoltà a comprendere i concetti astratti e il lessico specifico delle varie materie: pensiamo, ad esempio, alle parole “economia”, “società”, “politica”, “legge”, “impero” ecc…
Quale bambino della scuola primaria padroneggia questi termini come fa invece con “tavolo”, “scuola”, “jeans”?
Si tratta di parole che sono praticamente vuote per loro e che necessitano di essere tradotte in modi più semplici.
La Ruota, in questo senso, è un ottimo strumento.
Sottolineare seguendo la Ruota Arcobaleno è inoltre anche una perfetta strategia anti noia per gli studenti più giovani che spesso odiano questa fase dello studio proprio perché quando viene eseguita senza criterio può diventare lunga e dispersiva. Se capiscono quello che leggono, gli studenti possono dialogare con la materia e sentirsi parte di un mondo che non è in opposizione a loro.
Sottolineare in maniera efficace aiuta i bambini (e gli studenti più grandi) a familiarizzare con una dimensione nuova. Lo studio, in questo modo, facilitando la comprensione, diventa un’ottima opportunità per rapportarsi al sapere con occhi nuovi, curiosi ed entusiasti: per studiare senza stress e senza la paura di essere giudicati.