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Studiare a colori. Come si sottolinea in maniera efficace.

Autore: Veronica Leardini - Data: 7 Ottobre 2019

Ti sei mai chiesta se tuo figlio sottolinea efficacemente i libri? Aprili un attimo e dai un’occhiata. Cosa vedi? Cerco di indovinare. Righe gialle fluo, parole ricoperte di pennarello quasi a caso, sottolineature infinite e senza criterio.  I nostri bambini sanno di dover sottolineare le “cose importanti”, gli viene detto frequentemente.

Riescono davvero, però, a distinguere le informazioni principali dalle secondarie? Io li vedo perdersi molto spesso.  Leggono, colorano alcune righe isolate, oppure, presi dall’ansia di lasciare indietro qualcosa, imbrattano le pagine completamente.

In questo articolo ti spiegherò quali suggerimenti puoi dare a tuo figlio perché sottolinei i suoi libri correttamente, in modo utile.

Partiamo innanzitutto da quanto abbiamo visto: da quei paragrafi gialli e da quelle righe uniformi. Cosa c’è di sbagliato in questo metodo? Innanzitutto che non è un metodo! Selezionare alcune frasi di testo, senza un criterio preciso non serve a nulla. E’ vero, l’utilizzo dei colori è fondamentale per dare alla nostra mente una visione dei concetti:  sicuramente quando la maestra farà le domande, le parti evidenziate in giallo o in verde, torneranno alla mente. Tuttavia, davanti a una schermaglia di parole tutte uguali, l’occhio della memoria avrà moltissima difficoltà a individuare le risposte.

E poi, i colori fluorescenti sono estremamente artificiali, non esistono in natura. Avete mai colto un fiore o una pianta giallo fluo? L’uso eccessivo degli evidenziatori provoca un affaticamento della vista, rovina le pagine lucide dei libri e le sottolineature non si possono cancellare. Io ve ne sconsiglio vivamente l’uso. Se potete, fateli sparire dagli astucci dei vostri bambini!

Le sottolineature dovrebbero essere fatte invece con colori più naturali e, soprattutto con un criterio metodologico chiaro.

In realtà, se ci pensiamo, non ci sono mai porzioni di testo da eliminare completamente, perché, anche quelle che sembrano più insignificanti, concorrono a fornirci il senso globale di quello che leggiamo. Ho visto inoltre che alle superiori o all’università, praticamente tutto può essere oggetto di interrogazione o verifica. Eliminare delle parti alla primaria ci può salvare qualche volta, ma, avanzando negli studi, ciò si verificherà molto raramente.

Per questo, è fondamentale far capire ai bambini che non ci sono informazioni importanti e altre da ignorare completamente, ma che occorre partire dal nocciolo del testo e poi, passo dopo passo, riordinare le nozioni che lo compongono. In che modo?

Per aiutarvi in questo difficile compito, perché i bambini sappiano da soli cogliere i concetti chiave di un paragrafo, ho creato la ruota arcobaleno della conoscenza.

La ruota mostra ai bambini di partire da un nucleo centrale che, seguendo i colori dell’arcobaleno, è rosso: rosso perché è la tinta portante, rosso come il cuore di ciò che devono apprendere. Il rosso corrisponde alla domanda: Chi– Che cosa? Quando leggo una frase, infatti, la prima cosa che devo cogliere per comprenderla è, appunto, chi compie quella determinata azione, chi è il protagonista di quella storia. Dopo averlo individuato, con la matita colorata, farò un cerchio rosso, attorno alla parola che risponde alla prima domanda chiave.

La ruota prosegue poi con diversi cerchi colorati, ognuno caratterizzato da una domanda, fino ad arrivare all’indaco e al violetto, che ci allontanano dal nucleo principale del testo.

I bambini dovranno quindi  riempire la loro pagina di diversi cerchi colorati, attorno alle parole che rispondono alle domande fondamentali rappresentate con la ruota.

Questo metodo è molto utile anche per gli studenti che hanno difficoltà nel rimanere concentrati, perché è una strategia attiva: si tratta di andare a caccia delle informazioni, non di subire passivamente il testo, come spesso avviene con la lettura tradizionale.

Colore dopo colore, mattone dopo mattone, i nostri bambini diventano i veri attori del significato del paragrafo, perché lo costruiscono loro. Ciò renderà molto più facile anche memorizzare il testo e spiegarlo.

La diversa gamma dei colori arcobaleno ha anche la funzione di dare movimento alle frasi, è come se la nostra mente andasse a passeggio tra i concetti!  Vedere un testo colorato in questo modo, è completamente diverso rispetto alla macchia fluorescente degli evidenziatori e consente di creare una gerarchia delle informazioni.

Ti suggerisco questa modalità, anche perché, quando chiediamo ai bambini che cosa li annoia dello studio, di solito rispondono che è quella porzione di tempo ( a volte lunghissima!) in qui devono leggere e sottolineare.

Sì, perché sanno benissimo che, arrivati in fondo alla pagina, dopo aver letto tutto, molte volte ricordano davvero poco. Perché leggono troppo lentamente, o troppo velocemente, oppure si distraggono subito.

Alcuni invece hanno la difficoltà di comprendere i concetti astratti e il lessico specifico delle varie materie: pensiamo, ad esempio, alle parole “economia”, “società”, “politica”, “legge”, “impero” ecc… Quale bambino della scuola primaria padroneggia questi termini come fa invece con “tavolo”, “scuola”, “jeans”? Si tratta di parole che sono praticamente vuote per loro e che necessitano di essere tradotte in modi più semplici.

L’uso della ruota, con i colori e le domande che la compongono, è finalizzata a questo: a dare un’immagine concreta, un’azione, una causa, degli effetti e un tempo a ciò che viene letto. Quando i bambini si accorgeranno che riescono a comprendere questi concetti chiave, proveranno un senso di gratificazione importante e tutte quelle parole che, prima sembravano lontane, diverranno un lessico famigliare.

Se capisco quello che leggo, posso dialogare con quella materia e sentirmi parte di un mondo che è anche mio. Significa familiarizzare con una dimensione nuova che non è in opposizione a me. Niente è lì per mettermi alla prova o per giudicarmi, ma crea un’opportunità, perché possa rapportarmi al sapere con occhi nuovi, curiosi ed entusiasti.

 

 

 

Categoria: metodo di studio

Tag: colori, evidenziatori, sottolineare

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