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Didattica fai da te con i bambini chiusi in casa

Autore: Veronica Leardini - Data: 12 Marzo 2020

Didattica fai da te

Durante questi giorni in cui le scuole sono chiuse per l’emergenza corona virus, anche la didattica si è fermata: soprattutto per i bambini della primaria, sostituire le lezioni frontali con recuperi on line è complicato. I piccoli si distraggono facilmente con uno schermo davanti, a meno che non gli si faccia fare specifiche attività di gioco o concentrazione.

Alcuni insegnanti predispongono sul registro elettronico dei materiali didattici e delle schede da scaricare sulle quali svolgere degli esercizi, ma spesso i bambini tendono a esaurirli in fretta per essere più liberi. (Come se non avessero abbastanza libertà in questi giorni!)

E allora? Come ovviare a questa pausa didattica forzata, condividendo con i bambini delle attività scolastiche interessanti per riempire in modo costruttivo il tempo?

Le proposte più semplici da attuare e “didatticamente” più efficaci sono due:

  1. si possono sfruttare questi giorni non sovraccaricati dagli impegni scolastici per rinforzare le competenze di base (grammaticali, linguistiche e matematiche). Solitamente sono più fragili e richiedono maggiore esercizio per essere consolidate;
  2. Si può lavorare con i bambini su una competenza che è massimamente richiesta nella vita: il problem solving. Proprio così: l’abilità di risolvere problemi, che i figli  conoscono poco, perché si tende molto spesso ad anticiparli per facilitare loro la strada. 

Veniamo al primo punto.

 Oggi, grazie alla tecnologia, è diventato molto più semplice trovare esercizi già pronti sui quali cimentarsi. In particolare, è fondamentale farlo con continuità per rinforzare la grammatica e superare le difficoltà ortografiche. Un bambino della scuola primaria che tende a sbagliare un pò troppo spesso l’uso delle doppie o del cu-qu-cqu, farà davvero molta fatica a recuperare il problema da grande.  E’ come trovarsi a studiare per la patente a 50 anni o riaprire i libri per conseguire il diploma in età adulta. Sempre più difficile.

Per questo, tra i 7 e 9 anni è importantissimo insistere e arrivare al punto in cui i bambini riusciranno a scrivere senza incertezze.

Ci sono alcuni siti che consentono di svolgere esercizi di ortografia e grammatica in modo autonomo, perché sono dotati di auto-correzione e sono molto intuitivi nello svolgimento.  Ad esempio,

https://eliza.zanichelli.it/eliza/Zingarelli/#/esercizi, sito curato dalla Zanichelli, dove gli argomenti sono divisi per argomento ed età dei bambini (scuola primaria e secondaria);

https://rossanaweb.altervista.org/blog/area-studenti/esercizi-online/esercizi-online-di-italiano/, esercizi proposti dall’insegnante Rossana Cannavacciuolo.

Anche l’inglese ha bisogno di essere sempre coltivato e, considerando che si tratta anche qui, di un sapere fondamentale, è meglio che i bambini possano attingere a fonti dove viene trattato in modo divertente.

Ci sono anche in questo caso, molti siti che possono venirci in soccorso, come questo: https://learnenglishkids.britishcouncil.org che dà la possibilità  di scaricare molte schede per ripassare la grammatica.

Il segreto è cercare su google l’argomento + la dicitura “on line” e si aprirà un mondo.

Per la matematica, è molto completo il sito, a pagamento https://redooc.com

Secondo punto.

Come possiamo allenare i bambini alla risoluzione dei problemi? Qui vi suggerisco due modi.

  • Uno, sicuramente più conosciuto, è quello di aiutarli nello svolgimento dei problemi matematici che vengono proposti sui libri scolastici. E’ bello lavorarci facendo toccare con mano ai bambini cosa significa concretamente aggiungere, sottrarre, moltiplicare o dividere, con degli oggetti che loro conoscono e che appartengono alla quotidianità. Ad esempio, se ho 2 sacchetti e 3 palline in ognuno, come arriverò a trovare quante palline ho a disposizione? I problemi possono anche essere disegnati, se il bambino non riuscisse a trovare immediatamente la soluzione: basta creare degli insiemi diversi, dove gli elementi che li compongono vengono tolti o aggiunti.

Anche la padronanza nell’uso delle tabelline è fondamentale nella corretta risoluzione del problema: se occorre ripassarle, anche qui ci sono molti siti con giochi da fare on line. Inoltre esistono dei domino appositi, formati da tante carte, con cui i bambini collegano l’operazione al risultato seguendo i colori uguali.

  • Oltre a questi esercizi didattici, esiste un altro modo, divertentissimo, per stimolare i nostri figli nella risoluzione dei problemi e nell’uso della creatività. E’ noto anche come brain storming. Perché funzioni, deve essere così organizzato. Si propone al bambino un problema di semplice risoluzione, quale quello di legarsi le scarpe, e lui dovrà trovare 10 soluzioni al giorno per risolverlo. Ovviamente, dovrà lavorare molto di fantasia e inventare, anche coinvolgendo personaggi esterni, un sacco di modalità. I sistemi trovati dovranno essere il più possibile divertenti e potremmo anche decidere di premiarlo su questo. 

Quanto è importante nella vita quotidiana scovare le più impensate soluzioni dove gli altri tendono a vedere solo problemi e scogli inaffrontabili?

Quanto sarà positivo per i figli acquisire l’abitudine a pensare che tutto è risolvibile con un pò di impegno e creatività? 

Sicuramente il gioco sarà valso la candela!

E soprattutto, sorridere davanti ai problemi, considerarli come una sfida che ci consente di superare i limiti e andare oltre. Perché quell’oltre è bellissimo e nasconde sempre uno spazio di felicità.

E’ l’infinito di Leopardi, al di là della famosa siepe.

In questi giorni di isolamento forzato, si possono fissare anche altri obiettivi, quali, ad esempio, spegnere la TV o il tablet senza che il papà o la mamma lo vengano a dire o a imporre….

Per questo, può essere d’aiuto un sistema raffigurato su una tabella da appendere al frigorifero, o su una parete in bella vista, come questo in allegato. Si stabilisce una quota  complessiva, costituita da un budget di 3-4 mele, ad esempio. Il bambino ha a disposizione una settimana e sa che dovrà arrivarci con lo stesso budget iniziale o comunque avvicinandosi il più possibile.

Ogni volta che i genitori arriveranno a dirgli: “spegni” il bambino perderà una mela perché non avrà deciso di farlo autonomamente. E’ molto divertente. Perché non provarci? 

E poi, insegnare ai figli quanto può essere vantaggioso prendere delle decisioni per il loro bene, non è un valore che vorremmo un pò tutti tramandargli?

Categoria: Bambini

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