
A giugno, ogni anno, per molti studenti, magari anche per i tuoi figli, è tempo di esami. L’esame di terza media e la maturità costituiscono due importanti banchi di prova nella vita dei ragazzi. Rappresentano un ciclo scolastico che si chiude e uno nuovo che si apre. Superati gli esami, i più giovani inizieranno le scuole superiori. Gli altri, ottenuto il diploma, andranno all’università o si affacceranno al complesso mondo del lavoro.
È quindi inevitabile che gli esami siano vissuti con tensione, non solo per la prova in sé, ma anche perché segnano una svolta esistenziale nella vita degli studenti che li affrontano.
In questo articolo ti darò qualche indicazione di carattere emozionale e didattico per aiutare i tuoi figli a superare la paura dell’esame finale e, in particolar modo, dell’orale.
Come superare l’ansia da esame orale?
L’esame orale della maturità e della terza media, ovvero il colloquio con la commissione dei docenti, è per lo/la studente il passaggio in cui si sente più giudicato/a, perché sa che in quella mezz’ora (vissuta come interminabile), si giocherà tutto, o quasi.
Per i maturandi, che devono ottenere un punteggio minimo complessivo di 60/100 per ottenere il diploma, sono previsti fino a 35 punti per l’esame orale. Una porzione decisamente importante del risultato complessivo.
Uno dei fattori che può incidere negativamente nella prestazione orale finale è sicuramente la paura. Molto spesso ha le caratteristiche di un fiume agitato: un fluire continuo di pensieri e domande (il più delle volte negativi) su tutta la scena “esame”. Anche lo/a studente più preparato/a può arrivare a pensare in maniera negativa e arrivare a prefigurarsi immagini catastrofiche dell’esame che dovrà affrontare:
“Quella di italiano ce l’ha con me. Non mi so esprimere bene. Quando sarò davanti agli insegnanti dimenticherò tutto. Quelli mi vogliono solo bocciare…”
La mente degli studenti può arrivare a farli sentire perdenti in partenza, soli, inadeguati. Le nostre parole di incoraggiamento in questi casi possono persino irritarli, anziché tranquillizzarli. Questo perché in quel momento, dal loro punto di vista, non c’è niente di più difficile che stare calmi!
E allora? Quali sono le indicazioni che possiamo dare per arrestare una simile valanga di pensieri ansiogeni?
Insomma:
Come non avere ansia all’esame?
Per abbattere l’ansia dell’esame di maturità o di terza media, ossia la paura del giudizio, innanzitutto, devi considerare che proprio la paura, come tutte le emozioni in generale, dipende dalla nostra focalizzazione. Più siamo concentrati su ciò che ci spaventa, più l’agitazione, l’ansia da esame aumenterà.
So che può sembrare banale, ma, credimi, è proprio così!
Quindi, se vogliamo che i nostri studenti si sentano tranquilli, dovremo:
- Individuare le componenti razionali ed emozionali della loro paura.
- Guidarli a spostare l’attenzione, ad esempio, sulla sensazione di sollievo che proveranno dopo aver sostenuto l’esame.
- Aiutarli a ottenere un migliore controllo sull’ansia praticando la respirazione consapevole. In questo fantastico webinar Lucia Giovannini, trainer ufficiale del metodo Louise Hay in Italia, suggerisce alcune tecniche efficaci.
Proviamo a smascherare ora questa particolare paura da esame. Per scoprirlo, dobbiamo fare in modo che i nostri studenti si domandino:
Perché ho paura degli esami?
La risposta infatti si trova dentro i pensieri catastrofici che vagano nella testa di tuo figlio o tua figlia prima di un esame come la maturità. Essi, spesso, riguardano:
- Le convinzioni sulle sue capacità (so fare, non so fare e così via).
- Le credenze che ha sviluppato nei confronti degli insegnanti (ce l’hanno con me, sono qui per bocciarmi!).
- La percezione razionale del lavoro che ha svolto fin qui (ho studiato tanto, ho fatto tutto quello che potevo).
- La componente fisiologica legata all’ansia (respiro affannoso e tachicardia, insonnia ecc.)
Uno dei migliori metodi che io conosca per “smontare” le convinzioni negative e autosabotanti è sicuramente quello di concentrarsi su domande e affermazioni positive. Se i tuoi figli/studenti sono travolti dall’ansia, potrai fargli ricercare nuovi pensieri positivi sulla scuola e soprattutto su se stessi.
4 dialoghi per vincere, gestire, affrontare la paura dell’esame
Immaginiamo adesso una serie di brevi dialoghi ipotetici tra un genitore e uno studente adatti a superare la paura dell’orale di terza media e della maturità:
Dialogo 1
Studente: Mamma/Papà, non sono capace, quando devo parlare davanti agli insegnanti mi sento a disagio.
Genitore: Quante volte sei stato interrogato/a? Ce l’hai fatta fino ad oggi, quindi andrà bene anche stavolta che è l’ultima interrogazione!
Dialogo 2
Studente: Gli insegnanti ce l’hanno con me.
Genitore: Sicuro/a? Proprio tutti gli insegnanti o c’è qualcuno con il quale sei in sintonia? Oppure: Quale bravo docente, secondo te, è felice nel bocciare i ragazzi?
Dialogo 3
Studente: Ho paura di dimenticarmi tutto! Ho la testa piena di informazioni e confusione!
Genitore: Ti ricordi cosa hai mangiato oggi? Che giorno è?
Studente: Beh, sì!
Genitore: Quindi vedi che la tua memoria funziona? Ricorda: le nozioni sono entrate tutte dentro di te. Immagina la tua mente come un vaso trasparente che è stato riempito. Tutto quello che hai messo lì dentro non può uscire e tu hai sempre modo di vedere attraverso il vetro le informazioni e le puoi ripescare al momento opportuno!
Dialogo 4
Studente: Forse avrei dovuto studiare di più! Non ho fatto abbastanza!
Genitore: Non conta la quantità di tempo che si passa sui libri, ma ciò che fa la differenza è la qualità e, soprattutto, avere una strategia.
Come verificare se il metodo di studio utilizzato è efficace
Vediamo adesso quali sono alcune delle piccole verifiche che da genitore puoi fare per capire se i tuoi figli/studenti hanno usato un buon metodo di studio per prepararsi all’esame, sia esso di terza media o l’esame di maturità. Come insegnante ti consiglio di analizzare questi aspetti:
Per gli studenti di terza media, verifica:
- Ha fatto la mappa concettuale?
- Sa perché ha scelto quegli argomenti specifici per la tesina finale? Chiedigli di raccontartela in modo convincente!
È un/a maturando/a? In questo caso gli puoi chiedere:
- Hai ripassato la relazione sul progetto di alternanza scuola-lavoro?
- Hai una stampa del documento del 15 maggio (presente sul sito di ogni scuola) che contiene tutti gli argomenti svolti durante l’anno scolastico? Questo documento redatto dal consiglio di classe costituisce una traccia sicura da utilizzare per un ripasso organico di tutte le materie.
- Hai una sorta di linea del tempo chiara in mente, dove riesci a collegare, ad esempio, il Romanticismo in letteratura, in arte e in filosofia in modo trasversale?
- Hai, per ogni argomento, una mappa mentale di ripasso?
Ti do un suggerimento: in questa fase di stress e paura a ridosso dell’esame, è utilissimo appendere gli schemi sulle pareti della stanza o dell’armadio e guardarli molto spesso per fissare visivamente i concetti chiave!
Il mio consiglio finale per gestire l’ansia da esame orale
Come abbiamo avuto modo di vedere, gli studenti spesso si trovano sopraffatti dall’ansia degli esami, dal giudizio a cui saranno sottoposti per affrontare le nuove sfide della vita lungo il loro percorso di crescita.
Superare l’esame di terza media significa concretizzare la scelta della scuola superiore fatta in inverno, cambiare scuola e, in un certo senso, vita.
Lo stesso, in misura maggiore avviene quando ci si approccia al diploma: l’esame è la porta di ingresso nel mondo degli adulti, dell’università, del lavoro.
È opportuno guidare i ragazzi sin dal principio dell’anno scolastico ad acquisire e sviluppare un metodo di studio che li faccia sentire sicuri di sé, capaci di dominare ogni singola materia senza ansia. Se ci fossero delle difficoltà, per un metodo efficace, il mio consiglio è affidarsi a un servizio di coaching. Il mio è fondato sul metodo A.M.O.R.E ed è progettato per evitare ogni tipo di demotivazione e, soprattutto, di ansia e paura scolastica.